Guidonia/Il conclave del centrodestra termina con un nulla di fatto: niente candidato sindaco, spunta l’ipotesi delle primarie di coalizione

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Politica da Yari Riccardi

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Segretari provinciali, riferimenti territoriali, ex consiglieri e direttivi. Ma per Guidonia novità non ce ne sono ancora. Termina con un nulla di fatto il conclave del centrodestra che è terminato a Roma. Il tema della riunione era il punto sulle amministrative nei vari comuni della provincia, e il fronte caldo ma decisamente ignoto resta quello di Guidonia, dove candidati sindaco ancora non ce ne sono. Tre i partiti in rappresentanza della Città dell’Aria, ancora in dubbio su eventuali convergenze – come auspicano i vertici – per porre in essere un “cartello” elettorale, una coalizione che possa essere consona alla prossima tornata amministrativa, a maggior ragione dopo il crollo della maggioranza di centrodestra nello scorso giugno: erano presenti gli ex consiglieri comunali Andrea Mazza, Stefano Sassano e parte del direttivo nominato la scorsa settimana per Forza Italia, Fratelli d’Italia con gli ex consiglieri Marco Bertucci Alessandro Messa e il dirigente Mario Pozzi e Marco Mercante e Maria Rosaria Iasevoli per Noi con Salvini.

«Un incontro ricognitivo, ci siamo aggiornati da qui a due settimane – ha spiegato Mazza – con l’impegno da parte di tutti ad avere idee più chiare circa il candidato sindaco. È chiaro che ogni partito dovrà risolvere le sue questioni interne». Questioni interne che non mancano. Davanti all’assemblea odierna è stato infatti esposto il documento presentato a Guidonia nella scorsa riunione di partito dall’ex consigliere forzista Massini e fatto proprio da Sassano, lettera che vorrebbe escludere dalla candidatura a sindaco della coalizione tutti gli ex consiglieri comunali. Posizione che nel caso venisse accettata  – se ne discuterà nelle prossime riunioni di Forza Italia – porterebbe all’ingresso in coalizione anche di Noi Con Salvini, che da tempo chiede discontinuità con il passato.  «Come da accordi ho portato il documento all’attenzione  – prosegue Mazza – dell’assemblea, nonostante quella portata avanti sia ad oggi una tesi dell’attuale minoranza all’interno del nostro partito». Soluzioni all’orizzonte ancora non se ne vedono, e detto dei tavoli ufficiali e di quelli ufficiosi tipici delle schermaglie pre elettorali, la chiave di volta per questo empasse potrebbe anche arrivare da una battuta. «Bertucci, scherzando, ha proposto le primarie di coalizione. Io mi sento di escludere solo l’ipotesi – chiude Andrea Mazza – di un “listone”, per il resto, se nessuno propone un “campione del mondo”, delle primarie se ne potrà anche parlare». Venerdì si riunisce di nuovo Forza Italia. E tra due settimane il vertice del centrodestra tornerà a vedersi. Da qui a 15 giorni potrebbero davvero cambiare tante cose. Anche perché il tempo stringe.

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