Albuccione / Roghi tossici, il testo dell’esposto

In Ambiente & Territorio, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Per le “vie di fatto” era solo questione di tempo. Troppa la rabbia, troppa l’esasperazione dopo settimane passate a respirare il fumo dei roghi di immondizia provenienti per lo più dagli insediamenti abusivi presenti nel quartiere. È stato predisposto dal comitato spontaneo Orgoglio Albuccionese il testo di un esposto – già avviata la relativa raccolta firme – indirizzato al Commissario Prefettizio Alessandra Nigro, alla Prefettura di Roma, al Commissariato di Polizia di Tivoli e al Comando della Polizia Municipale di Guidonia.

L’oggetto è inequivocabile: “richiesta di interventi urgenti in merito al problema dei roghi diurni e notturni di materiale non specificato con inaccettabili rischi per la salute dei cittadini”. Nel documento viene evidenziata la frequenza degli incendi e la questione ormai diventata annosa, visto che “da almeno 3 anni nelle nelle aree prossime e confinanti della frazione di Albuccione, avvengono con cadenza quotidiana numerosi roghi abusivi di materiali plastici e altri materiali non identificati, i cui fumi tossici, raggiungono tutto l’abitato, l’edificio scolastico, la Chiesa del quartiere ed in particolare le aree verdi destinate ai bambini, provocando un impatto intollerabile per la salute della cittadinanza”.

Una questione normata, quella della combustione illecita di rifiuti, che i cittadini raccontano attraverso numerose foto e che confermano la realtà e la gravità di quei roghi diventati ormai quotidiani e legati “alla diffusa pratica illegale di incendiare i rifiuti, quale metodo spiccio di smaltimento degli stessi”.

Le richieste alle istituzioni sono tre: rafforzare la presenza e il controllo del territorio “da parte delle Forze dell’Ordine e di intraprendere le opportune indagini e tutti i provvedimenti in loro potere per risolvere il problema dei roghi abusivi di rifiuti tossici, degli insediamenti abusivi identificando e perseguendo legalmente i responsabili delle combustioni illecite”, la rimozione urgente dei rifiuti accumulati nelle aree occupate abusivamente e lo sgombero, la recinzione e la custodia delle aree “possedimento dell’Istituto ex Pio Santo Spirito attualmente trascurate e abusivamente occupate, oggetto di degrado e dei roghi tossici”.

L’appello è al senso di responsabilità delle istituzioni. Necessario per arrivare a scrivere la parola fine a una questione ormai in corso da troppo tempo. Con il commissariamento sono arrivati interventi importanti sul tema degli insediamenti abusivi, con le ordinanze emanate dall’amministrazione commissariale. I roghi delle scorse settimane hanno aumentato di nuovo la tensione e la preoccupazione dei cittadini. Si chiedono diritti in fondo, nulla di più. E nulla di meno.

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