Post nucleare. Non esistono altre parole per raccontare il panorama della discarica di Via Formello, divorata dalle fiamme nella notte tra sabato 1 e domenica 2 aprile, per la quale solo pochi giorni fa è arrivato da parte del Comune di Sant’Angelo Romano e della Città Metropolitana l’annuncio per la bonifica del sito insieme al Comune di Guidonia. L’enorme mole di immondizia, ormai da mesi all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni, ha preso fuoco intorno alle 22 e 30: subito è scattato l’intervento dei Vigili del Fuoco, arrivati con più mezzi nella zona – territorio del Comune di Sant’Angelo Romano, proprietà della Città Metropolitana, a poca distanza dal quartiere Pichini di Guidonia – con i Carabinieri a predisporre la chiusura della strada dall’incrocio con la Palombarese a quello appunto con Pichini. Un intervento complesso, con la strada che è ritornata accessibile intorno tre ore dopo e con lo spegnimento delle fiamme che è terminato intorno alle 3 del mattino. Pichini e le zone limitrofe sono state letteralmente invase dall’acre fumo dei rifiuti bruciati, che rendeva insostenibile anche il solo passaggio veloce in macchina. La vicenda ha ancora parecchi punti da chiarire: sono in corso le indagini per capire le cause dell’incendio. Nella mattina di domenica 2 aprile i rifiuti erano in parte ancora “fumanti”, e in buona parte tutti bruciati. Vista la grande “varietà” di immondizia, l’aria nella zona era ancora decisamente irrespirabile.
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