Abbattimento delle liste d’attesa, il nuovo corso della ASL RMG: priorità alle urgenze

In In Evidenza, Primo Piano, Salute & Dintorni da Yari Riccardi

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Priorità alle urgenze. La ASL RMG annuncia il nuovo corso per l’abbattimento dell’enorme problema delle liste di attesa nelle strutture sanitarie pubbliche. Si riparte così dalla prioritarizzazione delle richieste e contemporanea riorganizzazione delle agende Cup, con un protocollo per il nuovo sistema di prenotazione che risulta essere  già attivo e per il quale si stanno concludendo gli incontri in Regione. “Su questo tema – spiega il direttore generale della Asl Rmg, Giuseppe Caroli – stiamo operando tanto sul governo della domanda quanto sull’aumento e l’ottimizzazione delle prestazioni. Sul lato della domanda sono in atto i protocolli regionali con i Medici di Medicina Generale (MMG) per la corretta prioritarizzazione delle richieste e, contemporaneamente, stiamo riorganizzando le agende Cup per offrire la giusta risposta ai cittadini”. Un nuovo corso che si rende necessario dai numeri: sono 800 mila le prenotazione che ogni anno raccoglie la ASL RMG. E saranno ora i medici di Medicina Generale a avere un ruolo più che cruciale: a loro spetta scrivere nella ricetta la reale urgenza della richiesta, quantificandola anche in giorni, che sarà recepita dal Cup che d’ora in poi riorganizzerà le agende per priorità. Il tutto con delle commissioni di controllo che saranno chiamate a valutare malfuzionamenti ed errate prescrizioni. All’elevato numero di prenotazioni si unisce un altrettanto elevato di pazienti che non si presentano poi all’esame – circa il 10%, quindi 8mila prestazioni da recuperare in un anno – per questo “sarà attivato – ha aggiunto il DG – un servizio di recall, di richiamata, pochi giorni prima degli appuntamenti per confermare gli appuntamenti”. Inoltre, per incrementare il numero delle prestazioni degli specialisti aziendali sta andando avanti la ridefinizione degli obiettivi aziendali assegnati alle strutture operative, l’utilizzo della contrattazione per budget nelle forme contrattualmente previste e l’utilizzo di tutti i fondi disponibili. “Per gli specialisti convenzionati l’incentivazione che criticano alcune sigle sindacali non è un atto unilaterale ma discende proprio da accordi collettivi sindacali nazionali e regionali che non fissano parametri di visite/ora ma, per gli specialisti, lasciano ampia discrezionalità. Gli stessi accordi sindacali specificano poi che si devono fare altri accordi sindacali aziendali. Il “nocciolo” della questione è quindi proprio di natura sindacale e loro stessi potrebbero facilitarne la soluzione. L’azienda – chiude Caroli – ha dovuto quindi contrattare e non decidere autonomamente, ottenendo comunque un buon risultato con l’aumento del 25%, 3 overbooking ed altri miglioramenti. Sono sempre disposto al confronto serio e costruttivo con i sindacati per migliorare il servizio rivolto alle persone da questa azienda ma non mi presto a inutili strumentalizzazioni”. Il nuovo corso è pronto. Sarà interessante poi ascoltare le prime valutazioni degli utenti.

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