Castel Madama e i carabinieri ricordano il vicebrigadiere Renzo Rosati, morto il 17 aprile 1988

In Cronaca & Attualità, In Evidenza da Yari Riccardi Commenti

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Ventiquattro anni fa moriva il vicebrigadiere dei Carabinieri Renzo Rosati. Era il 17 aprile 1988 quando, a Castel Madama, il ragazzo, “nel corso di un servizio automontato, unitamente ad altro militare, inseguiva e bloccava due giovani sorpresi a bordo di un ciclomotore rubato. Notato che uno dei fermati tentava di estrarre un'arma, non esitava, con sprezzo del pericolo, a lanciarsi contro, venendo però ferito mortalmente da un colpo di pistola. Splendido esempio di grande ardimento e di altissimo senso del dovere”. Questa la motivazione della medaglia al Valor Civile conferita anni fa al carabiniere. Nella mattina di  martedì si è svolta a Castel Madama la cerimonia commemorativa. Un ricordo che si è celebrato in due momenti: : all’interno del parco pubblico, dinanzi al monumento ai Caduti, è stata deposta una corona da parte del sindaco di Castel Madama, dott. Domenico Pascucci; successivamente in via della Pineta, davanti alla lapide del sottufficiale caduto, è stata deposta una corona a nome dell’Arma dei Carabinieri. Alla cerimonia erano presenti la madre Ada Pompei ed il fratello Omero del vice brigadiere Renzo Rosati. Nel corso della cerimonia, molto commovente è stata la lettura, da parte di alcuni scolari di Castel Madama, di brevi componimenti aventi come tema l’episodio occorso ventiquattro anni fa. Un episodio che va ricordato, affinchè nessuno dimentichi il valore di un ragazzo, di un uomo, morto nel compimento del suo dovere.

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