Guidonia/Ieri al Teatro Imperiale l’ultimo incontro di Antonino Di Matteo da Sostituto Procuratore di Palermo: da oggi è alla Direzione Nazionale Antimafia

In Cronaca & Attualità, Primo Piano da Yari Riccardi

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L’incontro con gli studenti avvenuto il 15 marzo a Guidonia e organizzato dal Movimento Agende Rosse è stato l’ultimo da sostituto procuratore di Palermo per Antonino di Matteo. L’accoglienza ricevuta in provincia è certamente un buon auspicio per il nuovo incarico che il magistrato andrà a svolgere a Roma: il plenum del Csm ha infatti decretato la sua nomina a sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia guidata da Franco Roberti. Solo cinque mesi fa Di Matteo aveva rifiutato un trasferimento per ragioni di sicurezza per non dare un segnale di resa alla mafia e per poter arrivare alla Procura nazionale Antimafia dalla porta principale, come vincitore di concorso, con la proposta di Palazzo dei Marescialli arrivata dopo che un’intercettazione aveva fatto risalire l’allarme sulla sua sicurezza.  “La mia scelta non è una resa. Ho fatto domanda per la Direzione Nazionale Antimafia per cercare di continuare a dare un contributo alla lotta alla mafia. Mi sono occupato di queste vicende per 25 anni in due procure di frontiera: Palermo e Caltanissetta. Ultimamente non ero più messo nelle condizioni di lavorare a tempo pieno su inchieste delicatissime che richiedono un impegno totalizzante”. Di Matteo lascia dopo 18 anni la procura di Palermo, dove è approdato nel 1999, dopo un’intensa esperienza alla procura di Caltanissetta nel pool che si è occupato delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Quello che è stato il suo lavoro in questi anni è stato raccontato da lui stesso nella splendida lezione di legalità tenuta sul palco del Teatro Imperiale di Guidonia insieme al Procuratore della Repubblica di Tivoli Francesco Menditto e al vice Procuratore della Corte dei Conti Ugo Montella.

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