Tivoli. La donna ustionata trasportata a Genova. Caroli, ASL RMG: “Complimenti al personale del PS. Ora subito un protocollo interregionale per i trasferimenti”

In In Evidenza, Primo Piano, Salute & Dintorni da Yari Riccardi

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40 per cento del corpo ustionato. Queste le condizioni della donna che ieri è stata trasportata d’urgenza al PS di Tivoli da Marcellina. Medicata ovviamente d’urgenza, è stata poi trasferita a bordo di un volo speciale dell’aeronautica militare al San Pietro D’Avena di Genova, un centro specializzato per i grandi ustionati. Esempio di buona sanità, che ha portato per il personale del Pronto Soccorso del San Giovanni Evangelista i complimenti del DG della ASL RMG Giuseppe Caroli. “per come hanno curato la paziente e per il grande lavoro svolto nel trovargli un posto letto in un centro specializzato. Stante la risposta negativa del Sant’Eugenio di Roma, che aveva terminato la disponibilità, dal Dea tiburtino hanno contattato tutte le strutture italiane fino a trovare disponibilità in Liguria e, al contempo, sono riusciti anche ad organizzare il trasporto con un volo speciale dell’aeronautica militare”. Competenza,dedizione, umanità e quell’impegno importante e decisivo nel superare quegli ostacoli che tal volta la burocrazia pone: queste le caratteristiche dimostrate dal Dr. Ugo Donati, direttore del PS, e da tutti i medici e gli infermieri del DEA, “mostrate non solo in questo caso ma nella gestione di mille e mille emergenze quotidiane. In tal senso importante è stato anche il ruolo svolto dal personale del San Pietro D’Avena, del 31° Stormo dell’Aeronautica militare che ci ha messo a disposizione il volo e della Prefettura di Roma che in tarda notte ha autorizzato, prontamente, questo trasferimento”. Fatto che tuttavia impone una riflessione: il personale ha ben risposto davanti all’emergenza, risolvendo problemi burocratici che stonano davanti a una emergenza di così grande importanza. Proprio per questo serve, secondo Caroli, “un efficiente protocollo per i trasferimenti interregionali, non si può lasciare all’abnegazione ed alla buona volontà dei medici la soluzione di questi casi. Il mio invito, dunque, è ai vertici del Servizio Sanitario Nazionale ed in primis al ministro della Salute Beatrice Lorenzin per realizzare quanto prima un protocollo che agevoli questi trasferimenti”. Anche perchè sono fatti che possono succedere ovunque. E senza uno schema da seguire che regolamenti queste emergenze, si cammina sempre sul filo dell’incertezza. Basta un niente, e si cade giù, spesso senza rete di protezione.

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