Tivoli. Il caso della signora morta all’ospedale: parlano il Dr.Ugo Donati e il DG della ASM RMG

In In Evidenza, Primo Piano, Salute & Dintorni da Yari Riccardi

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Il caso della donna tedesca morta all’ospedale di Tivoli ha scosso tutta una serie di coscienze, riportando sotto i riflettori la ormai satura situazione della sanità regionale, panorama nel quale si trova anche il nosocomio tiburtino, con tutti gli annessi e connessi del caso. La donna è morta il 24 marzo: è entrata il 13 marzo e vi è rimasta fino al 16, “come tutte le persone che attendono un posto letto – a causa della cronica carenza di posti letto a livello regionale – è stata ospitata nel corridoio del reparto e contenuta per un breve lasso di tempo da fasce atraumatiche per evitare che potesse provocarsi delle ferite visto il suo forte stato di agitazione”. A raccontare il caso è il Direttore del PS di tivoli, il Dr. Ugo Donati. “Siamo vicini alla famiglia – ha spiegato il medico – che ha ha perso un suo caro, ma l’operato clinico è stato congruo ed opportuno”. Dal momento dell’ingresso in Pronto Soccorso, fino al ricovero in Rianimazione, dopo essere stata in Unità terapica cardiologica, alla donna sono state effettuate cinque batterie di analisi, quattro Tac al cranio e due total body, una consulenza neurologica, una psichiatrica e una anestesiologica. La volontà – legittima – dei parenti di portare la signora, di 72 anni, in ospedale in Germania, tramite una assicurazione privata, con un relativo viaggio di 5 ore, ha trovato le dovute controindicazioni espresse dal medico di turno, “alla luce dell’arresto cardiocircolatorio della donna avvenuto – chiude Donati –  proprio durante una Tac di verifica per valutare l’opportunità del trasferimento. Purtroppo la paziente, dopo il ricovero, si è spenta, nonostante il lavoro e la dedizione di medici ed infermieri”. Caso delicato, che ha trovato spazio anche nelle pagine dei quotidiani nazionali, e che riporta l’accento, qualora ce ne fosse bisogno, su tutte le problematiche relative alla sanità regionale. Dalla cronica carenza di posti letto alla situazione dei pronto soccorso, perennemente in emergenza, il caso della donna è perfetto simbolo di un quadro che da anni viene denunciato dal personale delle ASL, ma che da anni non trova nè sbocchi nè soluzioni. Sul caso è intervenuto anche il DG della ASL RMG, Giuseppe Caroli. “Provo il massimo rispetto per il dolore dei familiari e degli amici della donna deceduta”, questo ha affermato il Direttore, specificando e rassicurando sia i familiari che tutti gli utenti della ASL sulla validità del lavoro svolto in ogni ospedale e in ogni struttura sanitaria dell’azienda. “Chi opera negli ospedali dell’azienda e quindi anche al Pronto Soccorso di Tivoli ha un’elevata professionalità ed un enorme spirito di abnegazione e quindi escludo negligenza e/o incuria nell’operato degli stessi, come qualcuno vorrebbe far credere. Del resto la documentazione sanitaria dimostra quanto sto dichiarando”.

 

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