Mentana / Servizi Asl in Via Reatina, la nota del Comune

In Roma Est da Yari Riccardi Commenti

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Tutto parte dalla questione dei locali di Via Reatina a Mentana, destinati ai servizi Asl. Su questi l’amministrazione comunale del sindaco Marco Benedetti decide di fare chiarezza. “Abbiamo ereditato dalla gestione precedente un accordo sottoscritto tra l’ex Sindaco Lodi e l’ex Direttore Generale della ASL ROMA 5 Giuseppe Caroli. In virtù dell’accordo, che prevede un numero limitato e a volte non specificato di ore e di servizi, e per il quale il Comune di Mentana non introiterà nessuna quota d’affitto, si è dato il via ai lavori di ristrutturazione dei locali del capannone di via Reatina”.

La struttura è stata collaudata nel marzo 2017. “Fin da allora l’attuale amministrazione si è mossa per dare seguito all’accordo”.

Al primo incontro hanno partecipato il dottor Gremigni, direttore sanitario facente funzione – “alla cui famiglia ci stringiamo con affetto in questo momento difficile” – e il dottor Guerriero, direttore del distretto. Con loro anche la dottoressa Ardito, direttrice Centro Vaccinale e TSMREE.

“Immediatamente sono emerse alcune difficoltà da parte della ASL per le quali l’Amministrazione si è prontamente messa a disposizione al fine di trovare soluzioni utili al bene comune”.

Le criticità evidenziate erano di due tipologie: la prima riguardava “le difficoltà ad adempiere al contratto comunicate dai rappresentanti della Asl e i problemi evidenziati dalla dirigente Ardito nel continuare a portare avanti la sua attività nel locale attuale per questioni di sicurezza. L’Amministrazione rispondeva con piena disponibilità alle difficoltà della ASL”.

Per quanto riguardava il primo punto, il Sindaco di Mentana si impegnava ad addivenire ad un nuovo contratto, diverso ma paritario col primo, che potesse mettere la ASL nelle condizioni di onorare il nuovo accordo sottoscritto. Per quanto riguarda il secondo punto il primo cittadino dava massima disponibilità al trasferimento in seguito alla firma del nuovo accordo del TSMREE e del Centro Vaccinale nei nuovi locali.

“Altri incontri si sono succeduti fino al mese di giugno alla presenza alternata del dottor Gremigni, del dottor Perra e del dottor Guerriero, ma mai è stata esaudita la richiesta di poter conferire col direttore generale della ASL Roma 5, dottor De Salazar, nonostante da quanto apprendevamo dalle stesse dichiarazioni dei dirigenti che frequentavano i nostri incontri, fosse l’unico che avrebbe poi dovuto dare esecutività all’inizio delle attività sanitarie a Mentana”, così prosegue la nota dell’amministrazione. “Abbiamo continuato  a scrivere note e fare telefonate presso la segreteria del Direttore Generale chiedendo incontri che potessero portare all’apertura dei locali sanitari. Mai sono state esaudite tali richieste. Nel frattempo il dottor De Salazar è stato trasferito dall’incarico ricoperto, e il dottor Gremigni non ricopre più il ruolo per sopraggiunti limiti d’età”.

Ben presto si è passati alle vie di fatto. “L’Amministrazione ha proceduto a diffidare per ben due volte la ASL ad adempiere al contratto sottoscritto, non ricevendo risposta. Non ci sono più stati incontri tra le persone citate in questo comunicato e il Comune di Mentana, né tantomeno tra il Comune e altri membri della ASL. Ci teniamo a ringraziare il Dottor Guerriero che, perlomeno, con atto di gentilezza, continua ad intrattenere con questa Amministrazione un rapporto verbale di cortesia e di interesse all’evoluzione della vicenda, nonostante non abbia in questa alcun potere decisionale”.

La svolta potrebbe essere arrivata con l’arrivo del nuovo direttore generale della Asl Roma 5. “Con lui siamo fiduciosi di poter riprendere il percorso che porta all’apertura dei servizi sanitari sul territorio comunale di Mentana”.

L’amministrazione si pone dubbi e interrogativi. “Ad un anno quasi dalla fine dei lavori siamo tenuti a pensare che la ASL non abbia alcuna volontà di trasferire parte dei servizi da Monterotondo a Mentana, cosa che pare invece logica e positiva per l’intero Distretto, visto il riequilibrio e la redistribuzione territoriale dei servizi che comporterebbe”.

Un quadro all’interno del quale spicca il milione e mezzo di euro investito dal Comune “per creare una sede sanitaria idonea, si riserva ovviamente la possibilità di ricorrere a qualsiasi azione legale necessaria. Tutti i documenti a supporto di questo comunicato sono disponibili e sono già stati oggetto di accesso agli atti da parte di Consiglieri Comunali in piena logica di trasparenza e correttezza”.

 

 

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