La notizia non poteva non avere un effetto deflagrante. E infatti da questa mattina il dibattito politico non si è mai placato sulla delibera a firma del commissario prefettizio di Guidonia incarica il dirigente dell’Area VIII (Servizi alla persona, dunque servizi sociali, diritto allo studio, cultura e turismo) di dare avvio alle attività necessarie per la presentazione di uno o più progetti per la realizzazione di interventi di accoglienza integrata dello SPRAR in favore di titolari di protezione internazionale, di richiedenti protezione internazionale, e di titolari di permesso umanitario, mentre ai dirigenti delle Aree Demanio e Patrimonio, Urbanistica, Lavori Pubblici e Ambiente spetta il compito di verificare sul territorio – per gli ambiti di rispettiva competenza -la disponibilità di accoglienza, nonché le eventuali esigenze che potrebbero consentire la realizzazione degli interventi. “Al commissario rispondiamo noi. Guidonia – spiega Alessandro Messa, ex consigliere di Fratelli d’Italia – non ha più spazi. Siamo saturi, non c’è più la possibilità di accogliere nessuno: se Marani vivesse le nostre periferie se ne renderebbe conto lui stesso”. Il partito annuncia già da ora ferma opposizione. “Non intendiamo avallare politiche finte buoniste, che non fanno altro che incrementare il business dell’immigrazione, tutto a svantaggio della nostra terra già martoriata dall’enorme presenza di cittadini stranieri. Saranno contenti tutti quelli che hanno salutato con entusiasmo l’arrivo del commissario: noi lo avevamo detto già in tempi non sospetti che questo poteva essere uno dei pericoli”. La richiesta all’amministrazione comunale è chiara: la delibera va annullata. Nell’aria c’è già odore di proteste di piazza.
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