1800 euro per un consolle musicale. Acquisto online, ma l’oggetto non arriva mai al suo acquirente. Partono così le indagini scaturite dalla denuncia di un minore al Commissariato di Polizia di Tivoli, nello specifico all’Ufficio di Polizia di Guidonia. Il giovane, un minore, era accompagnato dal padre quando ha iniziato a raccontare di aver visto su un sito specializzato l’offerta dell’oggetto desiderato ed aveva telefonato al venditore. Rassicurazioni immediate erano state date al ragazzo, tanto che il venditore aveva inviato una fotocopia della carta d’identità ed un contratto di compravendita con tanto di dichiarazione inerente la liceità della provenienza della merce. Il bonifico parte, e lì il venditore svanisce nel nulla. Partono le indagini della Polizia: dagli accertamenti bancari effettuati partendo dalle credenziali utilizzate per il bonifico è stato possibile risalire all’intestatario nonché alla movimentazione del conto corrente, da cui è emersa una lunghissima serie di somme ricevute a fronte di presunte compravendite. Circa 20 acquirenti hanno riferito di essere nella stessa situazione del ragazzo. Come prevedibile, gli estremi della carta di identità avevano foto e generalità diverse da quella utilizzata per l’apertura del conto. Utenze telefoniche e consultazione dei tabulati: così è stato possibile ricostruire l’intera organizzazione, formata da 4 italiani ed un romeno, con età dai 28 ai 55 anni, che sono risultati aver messo a segno colpi in tutta Italia. Le menti del gruppo, organizzatori delle truffe, si premuravano di reclutare sempre nuovi adepti ai quali, dietro compenso, far aprire conti correnti bancari dove far confluire i bonifici derivanti dalle pseudo compravendite. Tutte e cinque le persone individuate dovranno rispondere di truffa e falso, mentre solo uno di loro anche di detenzione di danaro falso, di cui è stato trovato in possesso.
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