Tiburtina bis, lo sciopero va avanti fino al 24 febbraio

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Politica, Primo Piano da Yari Riccardi

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Guidonia. Tivoli. Roma. Sono migliaia i pendolari che ogni giorno da Guidonia e dall’hinterland si mettono in macchina e percorrono la via Tiburtina. Strada cruciale per la viabilità, strada sulla quale stanno andando avanti i lavori per il raddoppio, la cosiddetta Tiburtina bis. Lavori che vedono gli operai della Tiburtina Scarl senza stipendio e senza contributi da versare in cassa edile dal mese di settembre: 50 lavoratori in sciopero da giovedì 11 febbraio. Lo saranno fino al 24 febbraio. “Quel giorno – affermano Remo Vernile della Feneal Uil di Roma, Domenico Facchini della Filca Cisl di Roma e Eric Wibabara della Fillea Cgil di Roma e del Lazio – si terrà un tavolo alle ore 10 a via Petroselli, sede del Dipartimento Sviluppo infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale, dove incontreremo i rappresentanti di Roma Capitale e il commissario straordinario della Tecnis, Ruperto. Le lavorazioni proseguiranno solamente con gli operai della ditta subappaltatrice presente in cantiere”. E’ questo il risultato dell’assemblea che si è svolta nella ‘base’ sulla Tiburtina, in un clima di legittima preoccupazione degli operai. “Una situazione difficile, i lavoratori – proseguono i sindacalisti – sono molto preoccupati, temiamo per l’ordine e la tenuta sociale. Il nostro obiettivo è la salvaguardia dei posti di lavoro e che sia restituito alle maestranze tutto l’arretrato. Devono infatti ancora avere tre mensilità e il mancato accantonamento della Cassa Edile di Roma e Provincia”. Operai ancora una volta anello debole di una catena che sembra essere sempre uguale a se stessa. “Occorre individuare delle soluzioni senza perdere un solo giorno di tempo. Molti di loro sono disperati perchè non sanno come fare per andare avanti. A pagare non possono essere coloro che hanno garantito l’esecuzione dell’opera”. Un’opera fondamentale per la viabilità tra Roma e l’hinterland, per un cantiere tra i più importanti ora in atto. Il rischio è che non veda mai la parola fine.

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