Emergenza neve. Subiaco decreta lo stato di calamità naturale. Olevano Romano, Bellegra e Rocca Santo Stefano messe in ginocchio dalle neve

In Cronaca & Attualità, In Evidenza da Yari Riccardi Commenti

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La neve fa paura, e non accenna a diminuire. Cominciamo da Subiaco, dove il comune ha dichiarato lo stato d’emergenza e di calamità naturale: e non potrebbe essere altrimenti, visto che a causa del maltempo, e della eccezionale entità delle precipitazioni nevose, il territorio della città è stato interessato da un black out elettrico di oltre 60 ore, con ingenti danni ai magazzini di approvvigionamento delle derrate deperibili e conseguente esaurimento dei beni di prima necessità, senza pensare ai danni strutturali – si legga alla voce alberi caduti, linee aeree “abbattute” della luce e del telefono – e alle zone ancora isolate. Molte famiglie sono da due giorni senza luce, senza riscaldamento e senza acqua. Il simbolo dell’emergenza è la zona di Monte Livata, con la quale il comune non riesce a mettersi in contatto con i residenti da due giorni. “Risultano  ingenti danni  – fanno sapere da Subiaco – a beni pubblici e privati, che in taluni casi hanno richiesto l’evacuazione di intere famiglie dalle proprie abitazioni, anche nel centro cittadino e, al momento, le risorse economiche dell’Ente non consentono nel modo più assoluto di far fronte alle crescenti esigenze della vita della popolazione, né tantomeno ad apprestare i necessari interventi ripristinatori della situazione determinatasi per effetto dell’emergenza maltempo”. La situazione non accenna a migliorare, anzi, si attende un ulteriore abbassamento delle temperature che renderà tutte le operazioni di soccorso e assistenza certamente più difficoltose. Arriva in tutto questo una buona notizia: “sono stati ripristinati tutti gli impianti idrici, entro la serata  – aggiorna il comune di Subiaco – tornerà disponibile l'acqua corrente nelle case. L'unico impianto bloccato è quello che rifornisce Forma Focerale e zone limitrofe, per problematiche elettriche ancora in corso di riparazione; non sarà dunque disponibile il ripristino del pozzo entro al giornata; nell'arco della mattinata di domani dovrebbe però essere risolto ed essere ripristinata l'acqua anche di quest'ultimo impianto”.

Uno stato di calamità naturale davvero giustificato per il comune di Subiaco.

Non va meglio per i piccoli comuni vicini – più o meno – a Subiaco e a Tivoli. Circa 10 mila persone tra Olevano Romano, Bellegra e Rocca Santo Stefano sono completamente isolate a causa della neve, in totale assenza di elettricità e generi di prima necessità. Lo rende noto il consigliere comunale di Olevano Romano Riccardo Rocchi, capogruppo dell’opposizione nell’amministrazione cittadina. “Da due giorni ormai – spiega Rocchi – siamo nell’impossibilità di usare il telefono o di accendere la luce, come se fossimo tornati ai primi del ‘900. I telefoni cellulari si stanno scaricando e i generi alimentari cominciano a scarseggiare”. La neve ha di fatto buttato giù numerosi tralicci della corrente, mettendo in ginocchio l’intera popolazione. Non si registrano, al momento, interventi di assistenza o informazioni da parte dell’Enel, e, continua Rocchi, l’assenza di rilievo “è quella della Provincia di Roma, ci ha abbandonati. L’On. Luciano Ciocchetti, Vice-Presidente della Regione Lazio, e l’On. Pietro Sbardella, Consigliere regionale, sono gli unici che, in queste ore così difficili, si sono attivati e continuano ad attivarsi al fine di risolvere l’emergenza”. Emergenza che tuttavia sembra ben lontana dalla parola fine. La morsa del gelo sulla provincia di Roma dovrà ancora durare. Almeno, si dice, fino a martedì.

 

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