Regione Lazio / Stefano Parisi, candidato Presidente alla Regione Lazio per il centro-destra

In In Evidenza da Alessandra Paparelli Commenti

Condividi

Stefano Parisi, ex candidato Sindaco di Milano e leader del movimento Energie per l’Italia, sarà il candidato Presidente alla Regione Lazio. Parisi lo ha annunciato poco fa su Facebook in un post pubblico “Sarò ufficialmente il candidato del centrodestra alla presidenza del Lazio”.

Parisi parteciperà dunque come candidato Presidente alla Regione Lazio, alle prossime elezioni regionali che si svolgeranno il 4 marzo 2018, contemporaneamente alle elezioni politiche.  Romano, ha vissuto a Roma e vive a Milano dal 1997 per lavoro con la moglie e le due figlie. Una lunga carriera la sua, con vari incarichi incarichi ministeriali di nomina politica, è stato direttore generale di Confindustria e amministratore delegato di Fastweb. Dopo la sua sconfitta alle elezioni di Milano, che ha visto Sala diventare primo cittadino del capoluogo lombardo, Parisi ha creato il movimento politico Energie per l’Italia, non senza polemiche e  critiche da parte di molti leader di Forza Italia, compreso Silvio Berlusconi.

Questo il suo post pubblico:

“Oggi ho ricevuto l’invito dai leader del Centrodestra a candidarmi come Governatore della Regione Lazio. Come molti di voi sanno, su questa ipotesi già circolata nei giorni scorsi abbiamo avuto una lunga discussione all’interno della nostra segreteria e tra i Referenti Regionali. Si è trattato di una scelta difficile. Solo pochi giorni fa il Centrodestra, con una decisione incomprensibile, ci ha voluto escludere dall’apparentamento e oggi ci chiede di portare Energie PER l’Italia e me stesso a supporto della corsa per il Governo della Regione Lazio. Anche in Lombardia Energie PER l’Italia sarà una forza determinante per il Governo della Regione”.

Il Lazio può diventare una terra in cui investire:

E ancora – “E’ una scelta difficile perché tanti di voi hanno lavorato per costruire le liste e la nostra presenza alle elezioni per Camera e Senato, divenuta ora incompatibile con la mia candidatura alla guida della coalizione nella Regione della Capitale. Abbiamo tuttavia deciso di accettare perché siamo un partito nuovo, costruito in solo un anno di lavoro e dobbiamo innanzitutto consolidare la nostra presenza in tutta Italia, nelle comunità, nei territori. Una sfida al di fuori dalla coalizione avrebbe proposto gli evidenti rischi connessi alla poca visibilità mediatica nel breve periodo della campagna elettorale”

Continua ancora Parisi “Noi abbiamo un progetto di lungo periodo. Costruire un grande partito popolare, protagonista nella società, capace di mettere in rete le comunità. Saremo ora presenti da protagonisti in queste importanti sfide elettorali con i nostri valori, i nostri programmi, la nostra energia liberale. Oggi siamo chiamati a competere nel Lazio e in Lombardia e tra pochi mesi dovremo partecipare alle sfide elettorali in Molise, in Friuli, per il rinnovo di molte municipalità. E poi verranno le Regioni da rieleggere in autunno e le europee del 2019, fino alla conclusione di questo ciclo con il prossimo voto per il Parlamento”

“Per affrontare al meglio questo percorso dobbiamo, subito dopo le elezioni, convocare il nostro primo congresso nazionale già per la prossima primavera. Per parte mia, continuerò comunque a guidare la crescita di Energie PER l’Italia. Ora concentriamo quindi tutte le nostre capacità in Lombardia e nel Lazio per la vittoria della coalizione e per uno straordinario risultato del nostro partito”

Concludendo, Stefano Parisi passa ai ringraziamenti “Devo ringraziare tutti per lo straordinario impegno e la generosa partecipazione a questa fase tanto faticosa di avvio del nostro movimento. Sono certo che conseguiremo presto risultati tali da compensare la comprensibile delusione per la mancata presentazione di liste autonome. La scelta di oggi ci farà essere grandi e forti domani”.

Milano è vicino all’Europa, Roma troppo lontana:

“Roma è troppo lontana dall’Europa, le aziende stanno fuggendo da Roma, i nostri concittadini vanno a curarsi fuori dal Lazio, la situazione rifiuti nel Lazio e a Roma è da terzo mondo, stessa situazione i trasporti pubblici”.

Non sappiamo cosa farà ora Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, che nelle settimane scorse aveva annunciato la candidatura di Presidente alla Regione Lazio con una sua lista di destra. Secondo il Senatore Maurizio Gasparri, Pirozzi “non avrebbe nessuna intenzione di ritirarsi”. Si vedrà.

Condividi