Mentana / Francesco Petrocchi: atto dovuto ringraziare il Professore Francesco Guidotti

In Terza pagina da Alessandra Paparelli Commenti

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Abbiamo sentito il Consigliere Comunale Francesco Petrocchi di Impegno Per Mentana, in merito alla cerimonia del 5 gennaio scorso: un ringraziamento per il Professore Francesco Guidotti, Direttore per oltre 30 anni del Museo Garibaldino di Mentana; evento che, come ricordiamo, era stato organizzato con altre due consigliere, Arianna Plebani di Forza Italia e Maria Rendini del Partito Democratico insieme al Presidente della Pro Loco di Mentana, Alfredo Bartolino, presso il Conventino di Mentana. Al Professor Guidotti era stata inoltre consegnata una targa, regalata dai quattro sindaci mentanesi precedenti: Luigi Cignoni, Rolando Plebani, Guido Tabanella e Altiero Lodi.

Come è nata la scelta di organizzare una festa, un omaggio, per ringraziare l’ex Direttore del Museo?

“E’ stato un atto dovuto oltre che sentito – afferma il Consigliere Francesco Petrocchi – quello di ringraziare e rendere omaggio al Professor Guidotti, custode e promotore del Museo Garibaldino e memoria storica degli eventi che si sono svolti a Mentana, destituito pochi mesi fa senza una ragione né un saluto da parte dell’Amministrazione. Il Professor Guidotti – continua il Consigliere – ha promosso l’immagine di Mentana con un lavoro infaticabile, frutto della sua passione e ha rappresentato un valore importante per la città, è stato custode di quella fiamma che è stata tenuta viva, rappresentando un valore di profonda identità.
“Il Monumento Garibaldino, prima del suo avvento, era anonimo e lui è riuscito a ricostruire con un grande senso di imparzialità, la memoria storica; ha contribuito enormemente alla valorizzazione culturale e storica della città di Mentana. Era doveroso rendere rispetto e omaggio a una figura che ha dato molto alla cultura mentanese”

La convenzione tra il Comune e l’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini è scaduta il 31 dicembre scorso 2017: per la sezione di Mentana e Monterotondo era presieduta dallo stesso Professor Guidotti. Quale sarà ora il futuro del Museo Garibaldino?

“La questione che mi ha molto colpito e lasciato perplesso è il fatto che questa convenzione, rinnovata per un solo anno, sia stata anzitempo privata di efficacia dall’Amministrazione stessa, senza addurre motivazioni, senza spiegarne le ragioni, nessuna comunicazione ufficiale e senza una stretta di mano. Convenzione che è stata sospesa anche prima della sua scadenza naturale. Congedare una persona senza il rispetto dovuto, la dovuta forma, i modi, mi ha lasciato titubante, perplesso”. Il Professor Guidotti era proprietario anche di una parte della collezione presente, aveva donato molti oggetti personali e non saranno più fruibili come accadeva in passato
“Abbiamo ritenuto dunque di dover supplire a questa sottovalutazione, sia per la figura che per la persona e per quello che Guidotti ha rappresentato” – “Ritengo siano state mosse avventate per il futuro della struttura, lasciata senza uno scopo, senza un progetto di valorizzazione. Alcuni cimeli sembra siano stati addirittura tolti dalla struttura e non si sa che fine abbiano fatto, per scelta comunale; attualmente non c’è nessuno che se ne occupi, soltanto un dipendente che apre e chiude come un qualsiasi ufficio comunale; non ravviso alcuna attività promozionale che tenda a una maggiore valorizzazione rispetto a quello che era accaduto precedentemente”.

“Un’ultima considerazione: il fatto di aver introdotto un pagamento, un ticket per i non residenti – afferma ancora il Consigliere Petrocchi – ritengo sia stata una mossa avventata, a mio avviso: questo non può rappresentare che un limite alla promozione. Il Museo andava certamente promosso ma occorre farlo quando si raggiunga una fama, una visibilità e promozione tali da pensare di mettere un ticket. Metterlo oggi quando si fa fatica a promuovere la struttura, è una scelta che non comprendo, è scelta discutibile che poco si concilia con la finalità di far conoscere il Museo per creare poi un indotto economico”.
“Molte cose si sarebbero potute fare. Si poteva pensare di prevedere una vendita di gadget e libri creando indotto e introito, senza prevedere obbligo di pagamento. L’offerta culturale deve essere accattivante, imponente, libera: ampliando l’offerta culturale e la visibilità, l’accessibilità del Museo creando tutto intorno un indotto importante”.
E infine: “Questa scelta amministrativa lascia in balìa il Museo. L’Amministrazione non sta valorizzando ma distruggendo e lo ha manifestato in molti atteggiamenti e situazioni. E’ mancato un momento di riflessione e ragionamento per valorizzare un bene comune importante, un vanto conosciuto in tutta Italia quale il Museo Garibaldino”.

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