Ligabue / Presentato alla stampa a Roma “Made in Italy”, terzo film del cantautore

In Spettacolo da Alessandra Paparelli Commenti

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Presentazione odierna al Cinema Adriano di Roma per l’anteprima stampa del nuovo film di Luciano Ligabue.

“Liga” presentava in anteprima, in una conferenza stampa molto attenta e piena di fans scatenate fuori, il suo terzo film da regista: “Made in Italy”, di cui parliamo sul giornale e che approfondiremo anche a Radio Kaos Italy.  Made in Italy è il terzo “parto” come regista del cantautore di Correggio, dopo il fortunatissimo “Radio Freccia” e “Da zero a 10”.
Il film esce nelle sale Giovedì 25 gennaio.  Segnaliamo nella giornata odierna, una muraglia di fan urlanti all’anteprima stampa, decine e decine di ragazze ammassate per vedere Stefano Accorsi, lo stesso Ligabue e l’altra protagonista Kasia Smutniak.

 

Ligabue esordisce così “Fare un concept album è anacronistico, sono consapevole di come venga ascoltata la musica oggi, con una certa velocità”. Ancora più rischioso – ha continuato il cantautore – deve essere la sua trasposizione cinematografica, in un’operazione che, con le proporzioni dovute, riporta a capolavori come “The Wall” e “Tommy”.

“Made in Italy”, l’ultimo album di Luciano Ligabue, è ora infatti anche un film, che giovedì 25 gennaio vedrà proprio la trasposizione cinematografica del suo ultimo disco e debutterà nelle sale italiane.  Pellicola che lo vede anche autore e sceneggiatore e “un omaggio, il mio amore frustrato per l’Italia”.

Vent’anni da RadioFreccia, che gli valse premi prestigiosi come regista esordiente come David di Donatello, Ciak d’oro e Nastri d’argento:

Per Luciano Ligabue si tratta del suo ritorno dietro alla macchina da presa dopo molti anni di silenzio, dal punto di vista cinematografico, “Da zero a dieci” è del 2002 mentre “Radiofreccia” è del 1998. Celebre il monologo di “Freccia”speaker alla radio, sempre Stefano Accorsi, nelle prime radio amatoriali libere degli anni ’70 “Credo nelle rovesciate di Bonimba…”

Come già accaduto in passato, Ligabue parte da ciò che conosce molto bene e da luoghi a lui cari, amati. Parte proprio dal microcosmo della provincia emiliana, per provare a raccontare il nostro Paese. Descrive, come già per Radio Freccia ma anche nel film successivo, l’esistenza e la fatica del quotidiano in questo particolare momento storico e politico.  Il protagonista è Riko, interpretato ancora una volta da Stefano Accorsi, un uomo semplice e perbene, onesto, che vive la realtà di tutti giorni, convivendo con la precarietà e con la paura di un futuro buio e vuoto, senza sogni.  Riko-Accorsi può contare però sui valori solidi quali amici e famiglia, sull’amore della sua compagna Sara, interpretata dall’attrice Kasia Smutniak, un amore e un sentimento fatto di alti e bassi, come spesso succede nelle coppie di tutti i giorni. Il film è stato presentato oggi in anteprima per la stampa a Roma, alla presenza del cast al completo, dei produttori e dello stesso Ligabue che ha approfondito i temi principali di “Made in Italy”: “Il cambiamento fa paura, cambiare ci terrorizza”.

L’inquietudine del protagonista-Accorsi:

L’inquietudine di Riko, un senso vago di malinconia e nostalgia verso ciò che è apparentemente intangibile gli fa andare strette le cose e lo porta a cambiare man mano il proprio punto di vista. Made in Italy segue questo percorso che lo porterà a guardare da un’altra prospettiva le cose che ha avuto sempre sotto gli occhi.  Avere il coraggio di cambiare visuale, di affrontare situazioni e cose che per paura o per convenzioni sociali non si ha coraggio di affrontare. Nella trama troviamo due piani diversi che si fondono: quello sentimentale, legato all’amore di Riko e Sara e un altro piano di carattere generale con un ritratto dell’Italia contemporanea.  Dice Ligabue, rispondendo alle domande dei cronisti: “Vedo l’Italia in una fase di incertezza, politica, sociale. Ma il mio amore per il Paese non viene meno nonostante la frustrazione per tutti i problemi che non vediamo risolti”.

La storia di un uomo onesto, un operaio che vive di un lavoro che non ha scelto e che non gli piace, con una famiglia che riesce a mantenere a stento e con una coppia traballante per i continui problemi. Appuntamento per il pubblico, giovedì 25 gennaio nelle sale romane. Prodotto da Domenico Procacci per Fandango e distribuito da Medusa.

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