Guidonia / Insediamento abusivo di nomadi alla Sorgente, quaranta famiglie diffidano il Comune

In Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Quaranta famiglie. C’è chi ha comprato casa, chi ha sottoscritto un mutuo, chi ha scelto di andare a vivere nella zona della Sorgente. Sembrava una buona idea. Nessuna poteva neanche immaginare di diventare nel tempo “vicini di casa” di un vero e proprio insediamento abusivo di nomadi. Decine di roulotte, “una per ogni anno di mutuo da pagare”. Arriva la diffida al Comune di Guidonia da parte degli abitanti del condominio La Sorgente 2, tra Largo della Sorgente, Via delle Gerbere e Via delle Calle: oggetto è la situazione vissuta dai residenti, alle prese da tempo con la convivenza forzata con i nomadi che occupano la zona, a minima distanza dalle case. Il provvedimento è stato inviato al Comune (Sindaco, Politiche Ambientali, Politiche Sociali, Polizia Municipale), ai Carabinieri, alla Asl Roma 5 e alla Procura della Repubblica di Tivoli.

La lettera non lascia spazio a interpretazioni. “Occupazione abusiva di suolo pubblico, violazione norme decoro, igiene e sicurezza urbana, violazione norme per la tutela ambientale”, tanto per ricordare di cosa si sta parlando. L’avvocato parte ricordando gli esposti già inviati, che invitavano “il Comune di Guidonia Montecelio ad adottare ogni qualsivoglia misura idonea volta a contrastare il fenomeno dell’occupazione abusiva di suolo pubblico da parte di insediamenti della comunità nomade la quale, per vero, determinava un abbandono incontrollato ed un’incuria dell’area a solo ed esclusivo discapito dei residenti”.

Obiettivo dei residenti – a novembre c’era già stata una denuncia/segnalazione – è quello di “evidenziare, oltre allo stato di degrado dell’area dovuto essenzialmente alla presenza di un assembramento diurno/notturno di minimoto, gare automobilistiche e schiamazzi generali causativi di nocumento alla quiete pubblica dei residenti, anche quella di un accampamento abusivo situato in località “La Sorgente”, a ridosso tra Via delle Gerbere e l’intersezione con Via delle Calle”.

Numerose le problematiche segnalate e riscontrare dai residenti. Tutte dovute alla “totale violazione, da parte degli occupanti, delle consuete norme sulla civiltà, decoro ed igiene pubblica”. Il tutto senza alcun intervento da parte dell’amministrazione competente, che non riteneva così “di porre in essere alcun intervento volto allo sgombero dell’area, così disattendendo l’ordinanza n.67 del 7 marzo 2008 emessa dall’allora Sindaco pro-tempore del Comune di Guidonia Montecelio il quale,nel rilevare episodi di nomadismo abusivo ed incontrollato ordinava il divieto assoluto di sosta e di stazionamento a qualsiasi carovana di nomadi nella zona adiacente la lottizzazione F6, Via delle Genziane disponendo, altresì, l’installazione di idonea segnaletica nell’area interessata, nonché lo sgombero forzoso per coloro i quali non avessero ottemperato ai sensi dell’art. 650 cod. penale”. Recente anche la segnalazione in merito alla zona protocollata dal costruttore Pietro Romanelli.

La questione è tutta legata alla sicurezza della popolazione residente, valore che inevitabilmente sta venendo meno “a causa di fenomeni di microcriminalità e di vandalismo perpetrati altresì in danno delle attività commerciali presenti in loco”. Non solo: vengono disattese le più comuni esigenze igienico-sanitarie in luogo dell’abbandono indiscriminato di rifiuti di tipologia eterogenea, dunque urbani, speciali e nocivi, che puntualmente vengono bruciati con gli inevitabili e “consueti” roghi tossici e decisamente incontrollati.

“La frequenza e la regolarità con cui avvengono tali violazioni ha determinato un sostanziale degrado dei luoghi, tale da far ipotizzare – scrive l’avvocato nella diffida – l’eventualità che, in considerazione della già rilevata occupazione abusiva di suolo pubblico, laddove individuati i soggetti responsabili di tale ripetuto e definitivo accumulo di rifiuti, si possa configurare a loro carico, oltre che il reato di abbandono di rifiuti di cui all’art. 255 del D.Lgs 152/2006, anche quelli ben più gravi di attività di smaltimento di rifiuti non autorizzata e di discarica abusiva”

Una situazione sconcertante per i residenti, ma che “nonostante i ripetuti solleciti” non ha visto ancora alcuna efficace misura di contrasto da parte del Comune.

Inevitabile la necessità delle “maniere forti”. “E’ interesse del Condominio La Sorgente 2 preannunciare all’Amministrazione come tutte le violazioni alle normative penali in materia ambientale verranno prontamente denunciate alla Procura della Repubblica competente rammentando, in tal senso, come l’art. 40 del Cod. Pen. stabilisca una precisa responsabilità penale anche in capo a coloro su cui gravi l’obbligo giuridico di impedire la consumazione del reato equiparando, la norma richiamata, la condotta del soggetto inerte a quella di colui che consumi il reato”.

Queste dunque del provvedimento inviato dall’avvocato per conto dei residenti. Il Comune viene così diffidato “a intervenire con la massima urgenza al fine di impedire ulteriori attività illecite, ponendo in essere o richiedendo alle Autorità altrimenti competenti l’adozione di tutti i provvedimenti necessari a tutela della salute della popolazione”. Si chiedo lo sgombero immediato dell’area a ridosso tra Via delle Gerbere e l’intersezione con Via delle Calle “oggetto di occupazione abusiva di suolo pubblico da parte di insediamenti della comunità nomade”, il ripristino del divieto di sosta, l’emissione di apposita ordinanza “di rimozione dei rifiuti e di ripristino dello stato dei luoghi con la fissazione di apposito termine provvedendo, altresì, alla periodica pulizia delle medesime aree al fine di prevenire, scongiurare o quantomeno ridurre il danno o il pericolo all’ambiente e alla salute umana conseguente al probabile inquinamento delle matrici ambientali dovuto all’abbandono dei rifiuti e al successivo frequente incendio degli stessi”. Sono specificati anche i tempi di risposta. Il termine è quello di 30 giorni dal ricevimento (è stata inviata il 22 gennaio). Una risposta che oggi diventa dovuta. E attesa, dopo le tante ordinanze di sgombero che si sono succedute in questi anni.

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