Per ora sono solo timori dei cittadini e voci non confermate rispetto ad una eventualità, quella “di ritrovarsi con un centro per migranti tra via del Tecnopolo e via Tiburtina”. A rivelarlo è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Fabrizio Santori. “Siamo vicini ai cittadini di Settecamini, Case Rosse, Setteville di Guidonia e sosteniamo la loro battaglia per evitare la collocazione in zona di un nuovo hub per immigrati. Arrivano dal territorio timori e notizie: qui infatti, insisterebbe una struttura di circa 600 posti letto inizialmente destinati a studentato, e che ora appare molto simile nell’aspetto alle case di accoglienza del Nord Europa. I lavori sono stati ultimati circa due anni fa dalla Tectra S.r.l. che risulterebbe – spiega il consigliere regionale – in debito con le ditte subappaltatrici per circa 3 milioni di euro, mentre l’amministratore unico della società avrebbe avuto in passato rapporti lavorativi con Luca Odevaine, noto alle cronache per le vicende legate a Mafia Capitale e al centro immigrati Cara di Mineo. Infine, sembrerebbe che la Società M193 Srl., appaltatrice dei lavori, abbia chiesto il sequestro conservativo del complesso immobiliare a causa dell’imminente azzeramento delle condizioni patrimoniali della Committente”. Situazione che ovviamente determina incertezze nella cittadinanza, anche “alla luce delle problematiche che un centro immigrati – scrive Santori – porta sul territorio, tra degrado, aumento di vagabondaggio, questua molesta, rovistaggio, fino a molestie e aggressioni come quelle registrate in zona Monteverde con l’apertura della tendopoli di via Ramazzini. Questo quadrante non può permettersi, in nome del business dell’accoglienza, di essere gravato anche da una realtà del genere”. Il consigliere chiede dunque alle istituzioni di fare chiarezza, per smentire le voci circa un futuro centro immigrati e rassicurare i cittadini della zona.
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