Auditorium, tutta la verità sull’Apocalisse. Da giovedì parte Festival delle Scienze

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Altro che il 21/12/2012, l'ultimo giorno del calendario previsto dai Maya. Il mondo finirà ma non cosi' presto, almeno tra cinque miliardi di anni quando il Sole esaurirà il combustibile, come sostengono alcuni dei più autorevoli scienziati che sfileranno nella sesta edizione del Festival delle Scienze sul tema "La Fine del Mondo. Istruzioni per l'uso", da giovedì a domenica all'Auditorium Parco della Musica, presentato oggi in Campidoglio dal sindaco Alemanno, dall'assessore capitolino alla Cultura Dino Gasperini, dai presidente e amministratore delegato di Musica per Roma Aurelio Regina e Carlo Fuortes, dal direttore scientifico Vittorio Bo, dal presidente di Telecom Italia Gabriele Galateri Di Genola e da Tashi Lama maestro cantore del Dalai Lama. "Dopo il successo dello scorso anno in cui ha registrato 15mila spettatori, torna la festa della scienza con un format divulgativo di altissimo livello che coniuga intrattenimento e ricerca – dice Regina – Grazie a Telecom Italia, 60 tra scienziati e intellettuali saranno protagonisti". "Eccoci qui a fare un festival scientifico sulla fine del mondo, dove i temi verranno trattati in modo scientifico ma anche con ironia e senso divulgativo popolare del gioco – racconta Carlo Fuortes – Ne parleranno fisici e filosofi, ma anche chimici, medici, biologi, ambientalisti, ingegneri, architetti, vulcanologi paleontologi, astrofici. E se non bastano loro, ci saranno scrittori e artisti, da Stefano Benni e Ian McEwan. E se non dovesse bastare ancora questo, i musicisti, da Stockausen a Philip Glass, fino al venerabile Tashi Lama che con la sua saggezza buddhista potra' darci altre risposte". Quattro giorni fitti, dunque, di lectio magistralis, da Brandon Carter a Lisa Randall, incontri, dibattiti, aperitivi scientifici, mostre, spettacoli, eventi per le scuole. "Il programma cerca di non dare un'unicità d'indirizzo – dice Bo – L'inizio sara' con Ian McEwan che ha sempre trvato stimoli per la sua letteratura nella scenza, come nel suo 'Solar'. E si chiude con Giovanni Bignami sul tema 'i marziani siamo noi', prendendo spunto da una grande pietra caduta da Marte. Il tema dell'apocalisse e' serio, ma senza dare soluzioni definitive. Cerchiamo di avvicinare le persone a temi di grande fascinazione che attraversano la vita". "E' un festival tutto da vivere – avverte Gasperini – Che arriva alla sua sesta edizione con un tema di grande fascinazione, affrontato tra analisi scientifica e superstizione. Da Nostradamus a Bradon Carter, offre una lettura straordinaria del tema tra dibattiti e caffè' letterari". E il main sponsor Telecom Italia porta il Future Lab, sistema di comunicazione interattivo sulle innovazioni digitali che permettono di migliorare le condizioni della vita dalla cucina al salotto.

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